Differenze tra le versioni di "Trashware styles"

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In questo modo si possono affinare i vari stili per renderli più efficienti nelle più diverse situazioni di lavoro.
 
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Il GOLEM svolge la sua attività nella propria [[Officina Informatica]]: è un edificio di fortuna del Comune di Empoli, dove siamo in affitto, di 50 metri quadri, con luce elettrica (che paghiamo cara) e connessione a Internet lentina (gentilmente fornita da un'altra associazione).
 
Il GOLEM svolge la sua attività nella propria [[Officina Informatica]]: è un edificio di fortuna del Comune di Empoli, dove siamo in affitto, di 50 metri quadri, con luce elettrica (che paghiamo cara) e connessione a Internet lentina (gentilmente fornita da un'altra associazione).
 
C'è un unico giorno di ritrovo settimanale, per poche ore; i soci impegnati nell'attività di trashware sono una ventina, ma difficilmente sono tutti presenti contemporaneamente, in quanto tutti sono studenti o lavoratori (spesso non nel campo informatico), che il giorno dopo devono tornare alla vita normale e hanno a casa una famiglia che li aspetta.
 
C'è un unico giorno di ritrovo settimanale, per poche ore; i soci impegnati nell'attività di trashware sono una ventina, ma difficilmente sono tutti presenti contemporaneamente, in quanto tutti sono studenti o lavoratori (spesso non nel campo informatico), che il giorno dopo devono tornare alla vita normale e hanno a casa una famiglia che li aspetta.
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Questa pagina vuole essere una raccolta di esperienze operative dei gruppi trashware o di chiunque svolga questa attività. In questo modo si possono affinare i vari stili per renderli più efficienti nelle più diverse situazioni di lavoro.

Le buone regole di base

  • Il trashware si fa solo ed esclusivamente con software libero, per questo motivo è bene appoggiarsi all'aiuto del LUG (Linux user group) più vicino.
  • E' necessario rispettare il principio della trasparenza, documentando l'attività svolta.
  • Il trashware deve essere diffuso in tutte le realtà possibili. Le associazioni impegnate in questa attività non possono risolvere da sole il problema del riuso etico dei PC. Devono bensì diffondere (nelle scuole, nella aziende, nelle pubbliche amministrazioni...), mettere a punto le buone pratiche, creare e gestire le reti di relazioni legate a quest'attività.
  • È utile instaurare rapporti di collaborazione con i gruppi trashware vicini, in modo da potersi scambiare e alleggerire il lavoro sia di raccolta che di lavoro sui pc.Questo crea una rete importante di relazioni fra associazioni stesse e il pubblico locale, inoltre rispetta la i principi di salvaguardia ambientale riducendo la distanza di trasporto dell'hardware.
  • Il trashware non è smaltimento rifiuti! È bene farlo capire ai donatori e alle aziende di smaltimento locale che possono dare una mano nello smaltimento delle parti non recuperabili.
  • Si deve conoscer bene i destinatari e cercare un aggancio sul posto che abbia conoscenze informatiche (hardware e software), possibilmente del mondo Linux: il progetto avrà maggiori possibilità di successo.
  • Si parte sempre dai PC più recenti o più facili da sistemare.

Rapporti con i donatori

  • Ogni donatore deve essere ringraziato, anche nel caso la sua offerta venga rifiutata. Si deve inoltre spiegare sempre l'attività e fargli vedere, con degli esempi di progetti, a chi potrà essere utile il suo pc.
  • Rivolgersi sempre gentilmente e in maniera comprensiva a coloro che hanno donato una macchina, anche se quest'ultima è inservibile; in tal caso è necessario far capire che non la si può riutilizzare in alcuno modo in quanto obsoleta, e quindi indicare il punto di smaltimento più vicino.
  • È di primaria importanza, inoltre, coinvolgere nell'attività di recupero chiunque possa essere ben disposto a svolgere un'attività benefica con il riciclo delle macchine che acquistano una seconda possibilità di vita. È necessario anche coinvolgere soggetti che siano in grado di garantire un corretto smaltimento dei rifiuti "speciali".
  • Deve essere ben chiaro che il trashware non fa miracoli, quindi si accettano solo determinate macchine, con dei requisiti minimi che il gruppo deciderà periodicamente, secondo le necessità. Le macchine devono essere preferibilmente complete e funzionanti.
  • Se il gruppo ha difficoltà ad andare a ritirare il materiale, può chiedere di farselo portare alla propria sede. Il materiale non deve essere lasciato fuori alle intemperie, altrimenti rischia di rovinarsi e addirittura di diventare pericoloso. Se viene fatta un offerta troppo "lontana" il gruppo deve indicare all'offerente il gruppo trashware più vicino a lui.
  • Deve essere messo ben in chiaro quale sono le richieste minime di hardware del gruppo. Queste caratteristiche sono scelte in base all'utilizzo finale dei PC. Se il gruppo ha intenzione di fare qualche proxy, firewall o altri server del genere, può raccogliere macchine piu datate; se invece i PC saranno destinati all'uso desktop di scuole o associazioni che non hanno mai usato Linux (o addirittura un PC), è necessario che le richieste minime di hardware salgano per poter installare un interfaccia grafica e dei programmi più user-friendly. Per adesso, un buon limite per quest'ultimo caso sono pc con non più di 8 anni.
  • Deve essere messo in chiaro che trashware non significa smaltimento gratis per rifiuti pericolosi (aziende), miracoli di efficienza software o creazione di un museo dell'antichità (privati).
  • La scelta del materiale avviene in più fasi: è fondamentale che chi dona mandi una mail con la lista dettagliata di tutto il materiale. Una volta scelto solo quello che interessa al gruppo, il materiale deve essere nuovamente vagliato al momento in cui viene portato alla sede del gruppo.
  • È importante imparare a riconoscere al volo i PC e i componenti che rispecchiano la nostra richiesta, basta farci l'occhio.
  • Ci si aspetta che i proprietari dei computer donati facciano una copia dei loro dati personali e li cancellino dai dischi degli stessi prima che questi vengano donati. Per nessun motivo deve essere avviato il sistema installato su un computer donato. Se i documenti di un computer donato non sono stati cancellati, questi devono essere cancellati per tutelare la privacy del proprietario.
  • Si può chiedere al donatore del PC se ha una preferenza sulla destinazione del suo computer (ad esempio la sua ex scuola elementare) e proporgli di gestire le relazioni del progetto.

Fase HARD

Prima di tutto la salute

  • Sembra strano, ma lavorare con i pc può essere pericoloso. Pertanto si deve sempre fare attenzione a cosa si fa e a dove si mette le mani!
  • Mai toccare componenti o cambiare pezzi ad un pc mentre è acceso: prima staccare il cavo di alimentazione e premere il tasto di accensione per accertarsi che ogni possibile carica elettrica residua sia esaurita.
  • Attenzione a non tagliarsi, graffiarsi o bucarsi le mani: i case dei pc e le saldature dei componenti possono essere molto taglienti.
  • Se si notano del fumo o strani odori, soprattutto dopo aver cambiato dei pezzi al pc, cercare di staccare la spina, ed allontanarsi.
  • Se possibile usare dei guanti e dei vestiti adatti perché il trashware è un lavoro "sporco".
  • Tenere a portata di mano un kit del pronto soccorso.
  • Se vengono usate mensole o scaffali, questi devono essere robusti e ben ancorati alle pareti in quanto monitor e PC pesano molto. Inoltre attenzione a come vengano riposti, in modo da non farli cadere in testa a qualcuno.
  • Quando si alza un PC fare attenzione alla schiena e fare forza su gambe e braccia. Anche nei casi di PC leggeri, ma in gran quantità, fare sempre attenzione: sono meno leggeri di quanto sembrano
  • L'impianto elettrico, e tutto lo spazio adibito ad officina, deve essere a norma di sicurezza. Si consiglia di fare un'assicurazione e far firmare ai soci una liberatoria.

Le prime operazioni da compiere

  • Ci si deve accertare delle caratteristiche e del corretto funzionamento del PC, vedere se almeno parte. Se il pc supera la prima fase di boot, solitamente non ha problemi seri.
  • Fondamentale è la pulizia:
    • la polvere accumulata rischia di bloccare le ventole e surriscaldare i circuiti. Si deve soffiare con un compressore tutta la polvere che spesso si accumula dentro i PC. Questa operazione deve esser fatta all'aperto e con una maschera. Un buon proprietario si riconosce dal fatto che non c'è mai polvere dentro i suoi pc.
    • la superficie del monitor è delicata quindi si deve usare un detergente apposito (es. detergente per lenti).
    • le tastiere sono spesso molto sporche e vettori di batteri quindi vanno ripulite con alcool.
    • i mouse dovrebbero essere aperti e ripuliti nei loro meccanismi.
  • Se un PC funziona è consigliabile non metterci mano! A volte, volersi cimentare in upgrade di processori o altro, può non essere produttivo e porta via tempo. In ogni caso è consigliabile tenere da parte le parti di ricambio nel caso in cui le nuove non fossero compatabili/non funzionassero.
  • Prima di toccare le componenti interne:
    • staccare il cavo di alimentazione
    • scaricare eventuali componenti rimasti carichi premendo il tasto di accensione
    • toccare a mani nude il metallo del case per evitare di danneggiare i componenti con scariche statiche.

Se avanza del materiale

  • Se, nonostante la selezione iniziale, avanza del materiale non funzionante (cosa abbastanza comune) si deve mettere da parte, per non confonderlo con quello funzionante, e si deve smaltire nel miglior modo in cui siamo in grado. Il modo più semplice è mettersi d'accordo con l'azienda locale per lo smaltimento dei rifiuti, e farseli venire a ritirare, oppure portarli all'isola ecologica.
  • Se avanza del materiale funzionante ma non pienamente soddisfacente (o non idoneo all'attività del trashware), si può vendere ai mercatini dell'usato o alle fiere dell'elettronica, che sono frequentati da molti appassionati alla ricerca di hardware per i loro vecchi retrocomputer. I ricavi di queste vendite, che devono essere eccezionali, saranno utilizzati per il finanziamento del LUG.
  • Se avanza del materiale funzionate e utile, deve essere catalogato, o comunque immagazzinato, in modo da poterlo facilmente ritrovare in futuro.
  • In caso di necessità, i componenti più rari possono essere scambiati tra i gruppi trashware.

Fase SOFT

  • Per fare una buona installazione si devono conoscere i destinatari finali e le loro necessità.

L'installazione deve essere curata nei minimi particolari, in modo che il PC, una volta in mano al destinatario, sia subito operativo. È consigliabile quindi informarsi se c'è necessità di installare applicativi particolari (educativi, scientifici, ...), conoscere quale lingua è necessario impostare, installare i plugin per il browser, i codec multimediali.

  • Il trashware si basa sull'utilizzo di macchine datate, quindi è utile installare distribuzioni leggere o comunque performanti.
  • Se non vi sono esigenze particolari, e per agevolare l'eventuale futura manutenzione, è comodo scegliere un nome utente e una password da utilizzare su tutti i PC donati.
  • Una volta terminata l'installazione, si deve mettere il PC pronto insieme agli altri già terminati ed etichettarlo. Nell'etichetta del PC si devono mettere i dati del PC (CPU, RAM, Hard Disk, scheda video, ...), dell'installazione (lingua, distribuzione, ...) più note varie, come la data ed altro.

Rapporti con i destinatari finali

  • È importante instaurare dei rapporti duraturi con i destinatari del trashware.
  • Se si dona dei PC ad una scuola, è consigliabile insistere sul fatto che questi siano messi a disposizione dei ragazzi nelle singole classi, dove verranno sicuramente più utilizzati rispetto ad una aula informatica classica.
  • Chiedete delle foto o di rimanere in contatto con i destinatari finali in caso di articoli su giornali. Comunque una foto dei PC arrivati a destinazione alza di molto il morale del gruppo!
  • Si deve cercare di mediare chi si mette in lista d'attesa facendo passare avanti chi ne ha più bisogno o urgenza.
  • È importante saper riconoscere chi farà solo perdere tempo o chi te ne ha fatto perdere per progetti inesistenti o non conclusi. Il trashware è un lavoro che impegna molte ore e che può essere molto utile a chi ne ha veramente bisogno, quindi evitate queste persone.

Gli autori

Il GOLEM svolge la sua attività nella propria Officina Informatica: è un edificio di fortuna del Comune di Empoli, dove siamo in affitto, di 50 metri quadri, con luce elettrica (che paghiamo cara) e connessione a Internet lentina (gentilmente fornita da un'altra associazione). C'è un unico giorno di ritrovo settimanale, per poche ore; i soci impegnati nell'attività di trashware sono una ventina, ma difficilmente sono tutti presenti contemporaneamente, in quanto tutti sono studenti o lavoratori (spesso non nel campo informatico), che il giorno dopo devono tornare alla vita normale e hanno a casa una famiglia che li aspetta.

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