Differenze tra le versioni di "PXE"

Da GolemWiki.
Jump to navigation Jump to search
(Creata pagina con '= Cos'è il PXE = Si tratta di un metodo per eseguire il boot di un computer attraverso una connessione di rete ethernet grazie al supporto di un apposito server. = Installare U…')
 
Riga 3: Riga 3:
  
 
= Installare Ubuntu facendo boot da rete =
 
= Installare Ubuntu facendo boot da rete =
Occorre un server con installati:
+
Occorrente:
 +
* tftpd-hpa
 +
* isc-dhcp-server
  
    tftpd-hpa
+
# sudo apt-get install tftpd-hpa dhcp3-server
    dhcp3-server
 
  
# sudo apt-get install  tftpd-hpa dhcp3-server
+
Editare il file ''/etc/dhcpd.conf'' per configurare il server dhcpd.
  
Modifichiamo il file /etc/dhcpd.conf per configurare il server dhcpd.
+
Nel mio caso ho messo a disposizione il range di IP da 192.168.5.100 a 192.168.5.254, qualsiasi altro range di IP privati andrà ugualmente bene (192.168.1.50-192.168.1.200,  10.0.0.1-10.0.0.254…)
Nel mio caso ho messo a disposizione il range di IP da 192.168.0.100 a 192.168.0.254, qualsiasi altro range di IP privati andrà ugualmente bene (192.168.1.50-192.168.1.200,  10.0.0.1-10.0.0.254…)
 
 
NB: Il parametro next-server indica il computer sul quale risiede il server tftpd, non deve essere necessariamente lo stesso del dhcpd.
 
NB: Il parametro next-server indica il computer sul quale risiede il server tftpd, non deve essere necessariamente lo stesso del dhcpd.
192.168.0.2 è l’IP del PC che fa sia da dhcpd che da tftpd.
+
192.168.5.2 è l’IP del PC che fa sia da dhcpd che da tftpd.
  
subnet 192.168.0.0 netmask 255.255.255.0 {
+
subnet 192.168.5.0 netmask 255.255.255.0 {
range 192.168.0.100 192.168.0.254;
+
range 192.168.5.100 192.168.5.254;
next-server 192.168.0.2;
+
next-server 192.168.5.2;
 
filename "pxelinux.0";
 
filename "pxelinux.0";
 
}
 
}
  
Riavviamo il dhcpd
+
Riavviare il dhcpd
/etc/init.d/dhcp3-server restart
+
$ sudo /etc/init.d/dhcp4-server restart
 +
 
 +
 
 
Ora occorre scaricare la directory netboot di Ubuntu dove risiedono i file del server tftpd, cioè /var/lib/tftpboot/
 
Ora occorre scaricare la directory netboot di Ubuntu dove risiedono i file del server tftpd, cioè /var/lib/tftpboot/
  

Versione delle 00:04, 18 nov 2012

Cos'è il PXE

Si tratta di un metodo per eseguire il boot di un computer attraverso una connessione di rete ethernet grazie al supporto di un apposito server.

Installare Ubuntu facendo boot da rete

Occorrente:

  • tftpd-hpa
  • isc-dhcp-server
# sudo apt-get install tftpd-hpa dhcp3-server

Editare il file /etc/dhcpd.conf per configurare il server dhcpd.

Nel mio caso ho messo a disposizione il range di IP da 192.168.5.100 a 192.168.5.254, qualsiasi altro range di IP privati andrà ugualmente bene (192.168.1.50-192.168.1.200, 10.0.0.1-10.0.0.254…) NB: Il parametro next-server indica il computer sul quale risiede il server tftpd, non deve essere necessariamente lo stesso del dhcpd. 192.168.5.2 è l’IP del PC che fa sia da dhcpd che da tftpd.

subnet 192.168.5.0 netmask 255.255.255.0 { range 192.168.5.100 192.168.5.254; next-server 192.168.5.2; filename "pxelinux.0"; }

Riavviare il dhcpd

$ sudo /etc/init.d/dhcp4-server restart


Ora occorre scaricare la directory netboot di Ubuntu dove risiedono i file del server tftpd, cioè /var/lib/tftpboot/

  1. cd /var/lib/tftpboot/
  2. lftp -c "open http://archive.ubuntu.com/ubuntu/dists/lucid/main/installer-i386/current/images/netboot/; mirror"

Et voillà, les jeux son fait. Adesso su qualsiasi PC che supporti il boot da rete potrà essere installata Ubuntu. Se il vostro PC è un po’ datato è probabile che la scheda di rete non lo supporti, in questo caso è possibile scaricare da ROM-o-matic.net immagini di floppy o cd con driver per l’installazione tramite PXE con (quasi) qualsiasi scheda di rete in commercio.

Le cose si complicano un pochino se vogliamo installare via PXE il livecd di Ubuntu (o anche una nostra live personalizzata fatta col remastersys), così da non dover riscaricare ogni volta i pacchetti da internet.

Scarichiamo l’iso che ci interessa

  1. wget -c http://releases.ubuntu.com/releases/12.10/ubuntu-12.10-desktop-i386.iso

Montiamola in loop per estrarne il contenuto

  1. mount ubuntu-12.10-desktop-i386.iso /mnt/ -o loop
  2. mkdir /var/lib/tftpboot/ubuntu
  3. cp -a /mnt/casper/ /var/lib/tftpboot/ubuntu
  4. umount /mnt

Installiamo il server nfs e condividiamo la directory dove abbiamo estratto il contenuto della ISO.

  1. sudo apt-get install nfs-kernel-server
  2. echo "/var/lib/tftpboot/ubuntu *(ro,sync,no_subtree_check)" >> /etc/exports
  3. /etc/init.d/nfs-kernel-server restart

Editiamo il boot-screen dell’installer di Ubuntu per permettere l’installazione anche della live.

  1. nano /var/lib/tftpboot/ubuntu-installer/i386/boot-screens/text.cfg

default install

label Ubuntu 12.10 livecd menu label ^Ubuntu-Live 12.10 kernel /ubuntu/casper/vmlinuz append initrd=/ubuntu/casper/initrd.gz boot=casper netboot=nfs nfsroot=192.168.0.2:/var/lib/tftpboot/ubuntu quiet splash locale=it_IT bootkbd=it console-setup/layoutcode=it -- only-ubiquity

label install menu label ^Install menu default kernel ubuntu-installer/i386/linux append vga=normal initrd=ubuntu-installer/i386/initrd.gz -- quiet

label cli menu label ^Command-line install kernel ubuntu-installer/i386/linux append tasks=standard pkgsel/language-pack-patterns= pkgsel/install-language-support=false vga=normal initrd=ubuntu-installer/i386/initrd.gz -- quiet