Differenze tra le versioni di "Linea di comando"

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= Comandi a briglia sciolta =
 
= Comandi a briglia sciolta =
 
Un ottimo testo di riferimento per usare Linux da linea di comando (shell): [http://www.manualinux.com/italia/manualinux.htm Manualinux] e poi una serie di utili combinazioni di tasti presa da [http://www.wowarea.com/italiano/linux/shell.htm wowarea].
 
 
cd
 
cd (da solo) torna nella homedir (~ o $HOME)
 
 
cd ..
 
porta alla directory precedente (da cui dipende)
 
 
cd /
 
torna alla radice da qualsiasi punto ci si trovi
 
 
ls
 
visualizza il contenuto di una directory orizzontalmente
 
 
ls | more
 
visualizza il contenuto x pagina e verticalmente (tramite enter prosegue con una singola linea x volta) (tramite space prosegue x pagina)
 
 
ls -l
 
l'opzione -l visualizza molti dettagli
 
 
ls -la
 
l'opzione -a visualizza le directory precedute da un punto (questo e' il comando consigliato)
 
 
cp -av
 
copia intere directory es. partenza (/usr) destinazione (/mnt/dove_vuoi_tu)
 
 
cp -r
 
per copiare directory
 
 
mkdir
 
per creare una directory
 
 
rmdir
 
per rimuovere directory vuote
 
 
rm -r
 
elimina le dir/sottodir e tutto in esse contenuto
 
 
rm -r -f
 
elimina le dir/sottodir e tutto in esse contenuto senza chiedere conferma
 
 
pwd
 
per controllare in quale directory ci si trova
 
 
tree nomedir
 
visualizza le directory dipendenti da quella indicata
 
 
reset
 
se xterm non risponde più ai comandi, il comando reset lo sbloccherà
 
 
cp
 
per copiare file
 
 
rm
 
per cancellare i file
 
 
mv
 
per spostare/rinominare file
 
 
mv nome nomenuovo
 
rinomina il file (es. mv cri.txt cro.txt)
 
 
mv nomefile /nomedir
 
sposta il file nella dir indicata (es. mv cri.txt /usr)
 
 
cat nomefile
 
mostra il contenuto di un file
 
 
touch nomefile
 
per creare un file vuoto all'istante
 
 
wc
 
per vedere le statistiche su un file di testo.
 
 
split
 
per dividere un file in più parti.
 
 
diff
 
per trovare la differenza di testo all'interno di 2 files (es. diff 1.txt 2.txt)
 
 
!!
 
riesegue l'ultimo comando appena eseguito
 
 
!n
 
riesegue l'ennesimo comando presente nella storia, dove 'n' e' il numero del comando da rieseguire
 
 
!stringa
 
riesegue l'ultimo comando che inizia con i caratteri specificati in 'stringa'
 
 
!stringa:p
 
visualizza l'ultimo comando che inizia con i caratteri specificati in 'stringa'
 
 
!?comando?
 
ricerca il comando specificato tra punti interrogativi
 
 
fc 4
 
permette di modificare in comando numero 4 con l'editor predefinito (solitamente vi)
 
 
fc -e 'nome' 4
 
permette di modificare in comando numero 4 con l'editor 'nome' specificato
 
 
^comando1^comando2
 
riesegue l'ultimo comando eseguito che contiene la parola 'comando1' sostituendola con 'comando2'.
 
 
history
 
visualizza l'elenco di tutti i comandi eseguiti
 
 
CTRL-U
 
cancella tutta la riga dalla posizione del cursore all'inizio della riga
 
 
CTRL-K
 
cancella tutta la riga dalla posizione del cursore alla fine della riga
 
 
CTRL-W
 
cancella una parola dalla posizione del cursore all'inizio della riga
 
 
ALT-D
 
cancella una parola dalla posizione del cursore alla fine della riga
 
 
freccia sinistra
 
sposta il cursore di un carattere a sinistra
 
 
freccia destra
 
sposta il cursore di un carattere a destra
 
 
freccia su
 
scorre la storia dei comandi a ritroso
 
 
freccia giu'
 
scorre la storia dei comandi in avanti
 
 
tasto home
 
sposta il cursore all'inizio della riga
 
 
CTRL-A
 
sposta il cursore all'inizio della riga
 
 
tasto fine
 
sposta il cursore alla fine della riga
 
 
CTRL-E
 
sposta il cursore alla fine della riga
 
 
ALT-F
 
sposta il cursore alla fine della parola successiva (F sta per forward, successivo)
 
 
CTRL-B
 
sposta il cursore all'inizio della parola precedente (B sta per backward, precedente)
 
 
CTRL-T
 
inverte gli ultimi due caratteri a sinistra del cursore, cioe' ab diventa ba (T sta per transpose)
 
 
ALT-T
 
inverte le ultime due parole a sinistra del cursore, cioe' cp pippo pluto diventa cp pluto pippo
 
 
ALT-U
 
trasforma in maiuscolo la parola su cui si trova il cursore (U sta per uppercase, cioe' maiuscolo)
 
 
ALT-L
 
trasforma in minuscolo la parola su cui si trova il cursore (L sta per lowercase, cioe' minuscolo)
 
 
tasto TAB
 
espande il nome di un file o di un comando
 
 
 
 
 
Altri consigli presi da [http://www.manualinux.com/italia/manualinux.htm Manualinux]
 
 
# COMANDI COMUNI PER MUOVERE I PRIMI PASSI SU LINUX
 
 
*# I comandi dati possono essere riscritti, sulla riga di comando, semplicemente premendo i tasti di direzione.
 
 
*# Tramite il comando "history" e' possibile vedere tutti i comandi dati
 
 
*# se dopo gli viene inserito un numero, visualizza gli ultimi n. comandi dati
 
 
3 - Spesso lanciando dei comandi, si generano file di testo. Per uscirne, bisogna premere "q"
 
oppure, qualora si voglia fermarne il processo perche' l'esecuzione del comando genera caratteri incomprensibili o non vengono accettati altri input da tastiera, bisogna premere "Ctrl+c"
 
 
4 - Spesso, i comandi lanciati, forniscono una serie di dati che superano la visualizzazione di una sola schermata, mostrando cosi', solo una parte di essi. Per ovviare a questo fenomeno, si usa una opzione  "|more" o "| less" aggiunta alla fine del comando (ls -la | more) oppure dopo il nome del file (cat nomefile | more)
 
 
5 - Inoltre, dopo avere utilizzato alcune procedure sopracitate, bisogna sapere che premendo il tasto "Invio", continua la visualizzazione per riga e premendo il tasto "space" continua per pagina.
 
 
 
shutdown -r now = riavvio del sistema
 
 
reboot = come sopra
 
 
shutdown -h now = chiusura del sistema
 
 
halt = come sopra
 
 
halt -p = fa shutdown e spegne il sistema
 
 
exit = chiude la consolle
 
 
startx = avvia l'esecuzione del server grafico
 
 
ctrl+alt+backspace = riavvia la modalita' grafica riportando al login iniziale
 
 
ctrl+alt+F1 = apre una consolle non emulata
 
 
ctrl+alt+F7 = passa semplicemente sullo screen 0 se c'e' un server X attivo. Non chiude la console da cui si proviene.
 
 
 
PER HELP E INFORMAZIONI
 
 
- comandi
 
 
nomecomando --help = mostra la sintassi del comando (un aiuto generico)
 
 
man nomecomando = mostra la spiegazione in dettagli
 
 
(enter ;prosegue per linea - space ;per pagina -
 
 
q ;per uscire e tornare alla riga di comando)
 
 
info nomecomando = idem
 
 
 
 
- file installati
 
 
makewhatis = crea un database con le informazioni che riguardano i file installati (senza visualizzare nulla), poi con
 
il comando
 
 
" apropos tipofile " viene restituito un elenco di quello che riguarda il tipo di file (es. apropos edit).
 
 
 
 
- kernel
 
uname -a = per sapere la versione del kernel
 
 
- sistema e kernel
 
 
lsmod = visualizza i moduli caricati nel kernel
 
 
du -h = quantita' di spazio usata nella directory e sottodirectory in kb e mb.
 
 
top = mostra i processi in uso dalla cpu (per interrompre Ctrl+c).
 
 
ps aux = Visualizza i programmi e demoni in corso con i relativi pid
 
 
pidof nome programma/demone  (per es. pidof kdm)
 
 
df = mostra le partizioni montate
 
 
free -mt = mostra la memoria ram e swap occupata, libera e totali
 
 
free (-t ;x i totali -m ;x i megabytes)
 
 
 
 
 
 
uname = mostra le informazioni sul sistema.
 
 
uname -m = tipo di macchina
 
 
uname -n = nome della macchina sulla rete
 
 
uname -r = release del sistema operativo (versione kernel)
 
 
uname -s = nome del sistema operativo
 
 
uname -v = versione del sistema operativo
 
 
uname -a = riepilogo generale delle opzioni sopra descritte
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ALTRI COMANDI PER LA VISUALIZZAZIONE DI FILE E PRECISAZIONI
 
 
Oltre al comando "cat", ci sono altri comandi, spesso piu' utili, per visualizzare il contenuto di un file.
 
 
more nomefile = per i file di grandi dimensioni
 
 
 
 
oppure
 
 
less nomefile
 
 
 
 
 
 
more /dev/hda = verra' visalizzata la mappa delle partizioni
 
 
less /dev/hda = viene visualizzato di aggiungere l'opzione -f
 
 
less -f /dev/hda = questo e' il caso in cui non si capisce nulla
 
 
(premere "q")
 
 
cat /dev/hda = questo e' il caso in cui bisogna fermare il processo (Ctrl+c)
 
 
 
 
 
 
IL CARATTERE JOLLY "*"
 
 
* = significa tutto
 
 
Se introdotto a fianco di una parola, fa riferimento alla parola e quelle che hanno caratteri aggiunti
 
 
es. pippo* = pippo pippo1 pippociao pippopluto pippo..............
 
 
 
 
Bisogna stare attenti quando lo si usa per eliminare file o directory, perche', un comando sbagliato come:
 
 
"rm pippo * "; elimina il file pippo e anche tutti i file dentro quella directory. Meglio controllare con:
 
 
ls -a pippo* prima di cancellare qualcosa; in questa maniera, si potra' controllare cosa verra' eliminato.
 
 
 
 
 
 
IL COMANDO CAT
 
 
(precisazioni)
 
 
 
 
Può essere usato per creare
 
 
file di testo :
 
 
cat > nomefile
 
 
digitare il testo
 
 
ctrl+d = per chiudere il file
 
 
cat nomefile = per guardare il contenuto del file
 
 
 
 
Può essere usato per riassemblare files divisi o unire vari files :
 
 
es.:
 
 
cat file1.txt file2.txt file3.txt > ris.txt
 
 
 
 
 
 
IL COMANDO CP
 
 
(precisazioni)
 
 
Può essere usato anche per trasferire un file esistente in un file che viene creato all'istante:
 
 
cp fileesistente file creatoadesso
 
 
 
 
La stessa cosa avviene per le directory
 
 
cp -r diresistente dircreataadesso
 
 
 
 
I COLLEGAMENTI
 
 
ln nome nomelink = per creare collegamenti fisici
 
 
ln -s nome nomelink = per creare collegamenti simbolici
 
 
 
 
==COMANDI VARI==
 
 
pushd (Dice in che directory eravate prima)
 
 
popd (vi porta nella directory dove eravate prima)
 
 
cd - (come sopra)
 
 
 
 
==OCCUPAZIONE DEL DISCO==
 
 
du -h (per visualizzare la quantita' in kilobyte e megabyte)
 
 
 
 
==I PROCESSI==
 
 
& (da mettere a fine riga di comando) per eseguire un comando in background ossia dietro le quinte e darà questo
 
risultato:
 
 
[3] 32566  Dove 3 e' il numero del processo mentre 32566 e' l'ID del processo.
 
 
 
 
&& (da inserire tra 2 comandi, il secondo comando si avvierà solo quando il primo sarà terminato, ad esempio dir && top).
 
 
 
 
bg  (avvia il comando in background, la sintassi è:  bg numero_id_del_comando).
 
 
fg  (esegue un processo con priorità alta, la sintassi è:  fg numero_id_del_comando).
 
 
 
 
nohup (esegue un comando anche se si è usciti dalla sessione o è stata persa la connessione, la sintassi è: nohup dir
 
&), alla fine creerà un file chiamato nohup.out con all'interno il risultato del comando.
 
 
 
 
ps -ax = per visualizzare i processi in memoria.
 
 
kill = per uccidere un processo (con kill -l si visualizzano i segnali da mandare a morte.
 
 
kill -9 (n°processo) = forza la morte del processo.
 
 
killall = uccide tutti i processi).
 
 
 
 
==RAM==
 
 
Per poter visualizzare la ram scrivere:
 
 
free
 
 
Per avere informazioni sulla ram utilizzata scrivere:
 
 
top
 
 
Controllare la parte in alto a sinistra dello schermo.
 
 
 
 
==MANIPOLAZIONE DEI DIRITTI DI ACCESSO==
 
 
Se un file o una directory è di mia proprietà allora posso impostare a mio piacimento i suoi attributi (= diritti di
 
accesso). Il comando per fare ciò è chmod (change modes). La sua sintassi è la seguente:
 
 
chmod chi azione cosa nomefile
 
 
dove:
 
 
il parametro chi può essere u (user) g (groups) o (others) a (all)
 
 
il parametro azione può essere + (aggiungere) - (togliere)
 
 
il parametro cosa può essere r (read) w (write) x (execute)
 
 
il campo nomefile è il file o la directory oggetto del cambiamento.
 
 
(*) all indica contemporaneamente i tre tipi di utente.
 
 
Vediamo ora degli esempi pratici.Supponiamo di voler aggiungere accesso, lettura e scrittura a tutti nella directory.
 
 
drwx------ verdi users 512 pippo
 
 
Il modo più semplice è:
 
 
chmod a+rwx pippo
 
 
ovvero a parole "aggiungi (+) a tutti (a) lettura (r) scrittura (w) e accesso (x) al file pippo " (che poi è una
 
directory perché c'è d).
 
 
Il risultato è:
 
 
drwxrwxrwx verdi users 512 pippo
 
 
Altro esempio. Supponiamo di voler rendere il file
 
 
-r-------- verdi users 4096 paperino
 
 
leggibile da tutti e scrivibile solo dal proprietario :
 
 
chmod a+r paperino
 
 
chmod u+w paperino
 
 
E il risultato è:
 
 
-rw-r--r-- verdi users 4096 paperino
 
 
Altro esempio. Supponiamo di avere il file
 
 
-rw-rw-rw- rossi superuser 1234 pluto
 
 
Se eseguiamo:
 
 
chmod o-rw pluto
 
 
invece di ottenere:
 
 
-rw-rw---- rossi superuser 1234 pluto
 
 
si ottiene il messaggio:
 
 
Permission denied
 
 
Questo perché io (verdi) sto tentando di modificare gli attributi di un file che non mi appartiene (è di rossi)
 
 
 
==MANIPOLAZIONE DEI DIRITTI DI ACCESSO - METODO ALTERNATIVO==
 
 
Un metodo più sbrigativo per assegnare gli attributi ad un file si basa su questo ragionamento. Supponiamo di attribuire
 
dei valori
 
 
numerici ai permessi possibili:
 
 
Lettura = 4 (r)
 
 
Scrittura = 2 (w)
 
 
Esecuzione = 1 (x)
 
 
 
 
(Ricordatevi che per una directory x significa accesso). In tale maniera, eseguendo delle semplicissime somme:
 
 
0 = Nessun permesso -
 
 
1 = Esecuzione x
 
 
2 = Scrittura w
 
 
3 = Scrittura + Esecuzione wx
 
 
4 = Lettura r
 
 
5 = Lettura + Esecuzione rx
 
 
6 = Lettura + Scrittura rw
 
 
7 = Lettura + Scrittura + Esecuzione rwx
 
 
 
 
Se affianchiamo i tre codici di accesso user / groups / others
 
 
otteniamo dei numeri di tre cifre, ognuna delle quali indica i permessi di ogni tipo di utente in modo sintetico. Per
 
esempio:
 
 
rwxrwxrwx 777
 
 
rw-rw-rw- 666
 
 
r--r--r-- 444
 
 
rwx------ 700
 
 
rw-r--r-- 644
 
 
 
 
e così via.... Perciò è possibile inglobare in un solo colpo tutti gli accessi di ogni singolo tipo di utente. Esiste
 
allora la sintassi
 
 
alternativa di chmod:
 
 
chmod codice nomefile
 
 
 
 
Esempio. Il secondo esempio sulla prima sintassi di chmod voleva
 
 
trasformare
 
 
-r-------- verdi users 4096 paperino
 
 
 
 
nel file:
 
 
-rw-r--r-- verdi users 4096 paperino
 
 
 
 
e necessitava di 2 chmod consecutivi, il primo per assegnare a+r e il secondo per assegnare u+w. Con la sintassi
 
alternativa di chmod è
 
 
possibile fare il tutto in un solo colpo, usando:
 
 
 
 
chmod a+r,u+w paperino -#-#-#-(attenzione alla virgola)-#-#-#-
 
 
 
 
oppure nella maniera più semplice:
 
 
 
 
chmod 644 paperino
 
 
 
 
 
 
==CAMBIARE LA PROPRIETA' DI UN FILE==
 
 
Se sono proprietario di un file e volessi "regalarlo" a qualcuno, cioè fare in modo che questo qualcuno ne divenga il
 
nuovo proprietario, esiste il comando chown (change owner). La sua sintassi è:
 
 
chown nuovoproprietario.nuovogruppo file
 
 
Vediamo gli esempi. Supponiamo che rossi, dopo aver depositato nella mia directory il file:
 
 
-rw-rw-rw- rossi superuser 1234 pluto
 
 
voglia fare in modo che esso divenga di mia proprietà. Dovrà allora eseguire:
 
 
chown verdi.users pluto
 
 
Il risultato sarà:
 
 
-rw-rw-rw- verdi users 1234 pluto
 
 
 
 
==CREARE ED AGGIUNGERE GRUPPI ED UTENTI==
 
 
Fare tutto come utente root.
 
 
Ad es. creare un gruppo chiamato supporto:
 
 
groupadd supporto
 
 
 
 
Ad es. creare un utente ed inserirlo nel gruppo supporto
 
 
useradd utente -c (commento) -d (home directory) -g (gruppo)
 
 
useradd cristian -c ordinato -d /reparto -g supporto
 
 
 
 
Adesso bisogna inserire una password:
 
 
passwd cristian
 
 
 
 
E' possibile usare anche:
 
 
adduser (completo di tutto, pure di inserimento password).
 
 
Verranno proposti i parametri di default , sono possibili delle modifiche.
 
 
 
 
Modificare il gruppo di appartenenza di un utente:
 
 
usermod -gnome_gruppo cristian
 
 
 
 
Inserire l'utente in altri gruppi:
 
 
usermode -Ggruppo1 gruppo2 gruppo3 cristian
 
 
 
 
Per eliminare utente e gruppo scrivere:
 
 
groupdel supporto
 
 
userdel cristian  (usando userdel -r verranno cancellati tutti i files e la directory dell'utente)
 
 
 
 
 
 
==CONTROLLARE L'EFFICIENZA DEI DISCHI IDE==
 
 
Un grazie a Riccardo Pelizzi (r.pelizzi@virgilio.it)
 
 
Controllare l'efficienza dei propri dischi ide.
 
 
nota: queste opzioni possono danneggiare i vostri dischi ide
 
 
Se il dispositivo ide (che può essere sia un hard disk sia un cd-rom sia un dvd) e la vostra scheda madre sono recenti,
 
il vostro disco supporta la modalità di trasferimento a 32-bit, la modalità ultra-DMA e l'irq unmasking. Il kernel è
 
molto conservativo sotto questo punto di vista (poichè attivando queste opzioni su schede o su dispositivi che non le
 
supportano si rischia di rovinarli) e se non ci ha pensato la vostra distro a configurare a puntino i vostri dischi, lo
 
faremo noi con il comando hdparm:
 
 
-Capire a che dispositivo corrisponde ciascun disco usiamo il comando:
 
 
hdparm -i /dev/hdX
 
 
dove X sta per il dispositivo che dovete controllare. Di solito sono a, b, c, d.
 
 
Una delle prime voci di output sarà il modello del vostro dispositivo, così potrete capire che dispositivo IDE state
 
interrogando.
 
 
-Controlliamo che il supporto per il nostro chipset sia attivo. Non sarà possibile interagire con i dischi senza avere
 
il supporto per il proprio chipset
 
 
integrato nel kernel o caricato come modulo. Per esempio avendo un chipset Via ed avendo compilato il driver come
 
modulo, prima di ogni altra operazione bisogna scrivere "modprobe via82cxxx".
 
 
-Controlliamo lo stato dei nostri dischi. Il comando:
 
 
hdparm /dev/hdX
 
 
darà un output simile a questo:
 
 
multcount = 16 (on)
 
 
IO_support = 1 (32-bit)
 
 
unmaskirq = 1 (on)
 
 
using_dma = 1 (on)
 
 
keepsettings = 0 (off)
 
 
readonly = 0 (off)
 
 
readahead = 8 (on)
 
 
geometry = 9964/255/63, sectors = 160086528, start = 0
 
 
Questo è l'output di un disco che dovrebbe essere già configurato a puntino. L'unica opzione importante ma non visibile
 
da questo menù è la modalità udma. Con il comando precedente potete vedere se la modalità dma è attivata, ma non che
 
modalità è attivata.
 
 
Ma a questo penseremo alla fine.
 
 
-Configuriamo il nostro dispositivo
 
 
Cominciamo dando il comando:
 
 
hdparm -t /dev/hdX
 
 
e segnatevi il vostro transfer rate. Se IO_Support è uguale a 0, attiviamolo con il comando:
 
 
hdparm -c1 /dev/hdX.
 
 
Alcune combinazioni di schede madri / dispositivi richiedono il parametro c3. Questa opzione dovrebbe da sola
 
raddoppiare il transfer rate del vostro dispositivo. Unmaskirq serve per mantenere il sistema operativo "responsive"
 
(come lo traduco? Scattante? Pronto? Sono orribili...)
 
 
mentre si legge dal dispositivo, utile soprattutto per cd/dvd. Si attiva con:
 
 
hdparm -u1 /dev/hdX
 
 
E ora passiamo alla parte più interessante: la modalità dma. Date il comando:
 
 
hdparm -t /dev/hdX
 
 
dopo ogni operazione.
 
 
Ogni operazione dovrebbe aumentare il vostro transfer rate. Se così non è, dovrete tornare all'opzione precedente,
 
perchè la corrente non è supportata. Cominciamo con:
 
 
hdparm -d1 /dev/hdX
 
 
Questa opzione non porta necessariamente ad un aumento di prestazioni, se non è stata attivata una modalità dma valida:
 
andiamo a settarla.
 
 
Questa è la tabella dei parametri da fornire ad hdparm (rubata ai gentili signori della intel):
 
 
(ATA/33) -X66
 
 
(ATA/66) -X68
 
 
(ATA/100) -X69
 
 
Per esempio per attivare la modalità ATA/66, date il comando:
 
 
hdparm -X68 /dev/hdX.
 
 
C'è un ultima opzione da settare, un poco più pericolosa delle altre: multicount. Date il comando:
 
 
hdparm -i /dev/hdX
 
 
e leggete la voce max_multicount. Sarà il valore da settare come:
 
 
hdparm -mY /dev/hdX
 
 
Ovviamente questa opzione non è settabile per i cd/dvd che hanno una sola testina, il laser. A questo punto dovreste
 
avere un transfer rate di almeno 40MB al secondo con un disco ATA/66. Confrontatelo con quello ottenuto prima di ogni
 
operazione. Godete o rimanete impassibili a seconda del risultato :-)
 
 
NOTA: Queste opzioni non sono permanenti, per cui dovrete mettere tutti i vostri bei comandi in uno script e eseguirlo
 
all'avvio mettendo il nome del file in fondo a:
 
 
/etc/rc.d/rc.local
 
 
 
 
 
 
==HARDWARE INSTALLATO==
 
 
Dare i seguenti comandi come utente root:
 
 
lspci
 
 
dmesg
 
 
cat /proc/cpuinfo
 
 
 
 
 
==RICERCA FILE==
 
 
- find (directory-file) es. find / -name cri.txt    (/ cerca in tutto il file system, -name seguito dal nome del file)
 
 
- find /root -size 990k ( trova un file di dimensione 990k nella directory /root)
 
 
- locate file (es. locate cri.txt) maniera velocissima di trovare un file (dare prima il comando updatedb e poi il
 
comando locate).
 
 
- which cri.txt in varie directory predeterminate ( which cri.txt /usr /tmp/root)
 
 
- grep cerca una parola all'interno di un documento  (es. grep "casa" *.txt )
 
 
 
 
 
 
==ARCHIVIAZIONE E COMPRESSIONE FILES==
 
 
 
 
ESTENSIONE    COMPRIMERE                                          DECOMPRIMERE
 
 
 
 
.Z                        compress cri.txt                                      uncompress cri.Z
 
 
.zip                      zip cri.txt cri.zip                                      unzip cri.zip
 
 
.gz                      gzip cri.txt                                                gunzip cri.gz
 
 
.bzip2                  bzip2 cri.txt                                              bunzip2 -d cri.bz2
 
 
.tar.gz                tar zcvf cri.tar.gz</dir/files>                    tar zxvf cri.tar.gz
 
 
.lzh                      lha a cri.lzh</dir/files>                            lha x cri.lzh
 
 
.rar                    rar a cri.rar</dir/files>                            unrar x cri.rar
 
 
.zoo                    zoo -add cri.zoo</dir/files>                      zoo -extract cri.zoo
 
 
 
 
==MONTARE UN CDROM==
 
 
Per montare un cdroom il comando è:
 
 
mount -t iso9660 /dev/hdc /mnt/cdrom (nome dir che devi crearecon mkdir)
 
 
Controlla che il tuo cdrom sia hdc o hdd o scd0 o scd1 (se SCSI) e ricordati di creare una directory di nome cdrom.
 
 
 
==MONTARE UNA PARTIZIONE LINUX==
 
 
Per montare una partizione linux il comando e':
 
 
mount /dev/sda1 /mnt/linux (nome dir che devi creare con mkdir)
 
 
mount -w -n -o remount /      montare il file system in scrittura
 
 
mount -r -n -o remount /      montare il file system in lettura
 
 
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Versione delle 13:41, 11 ott 2014

Introduzione

Una shell è un software provvisto di un'interfaccia da riga di comando attraversi il quale digitando un comando si avvia l'esecuzione di un programma.

Sui sistemi Microsoft (DOS e Windows) è chiamata prompt dei comandi.

La maggior parte delle distribuzioni Linux utilizza la Bourne Again Shell (bash), una versione avanzata della vecchia Bourne shell (sh).

Altre shell:

  • Almquist shell (ash, sh, dash): veloce e minimale, shell di default di Android, è usata su Debian e derivate per eseguire gli script di avvio.
  • TENEX C Shell (tcsh): shell predefinita di FreeBSD, compatibile con la vecchia C shell (csh).
  • Korn shell (ksh): shell predefinita di NetBSD ed OpenBSD.
  • Z shell (zsh): compatibile con bash, incorpora varie funzionalità della tcsh e ksh

Nota: su Linux tutto è un file: cartelle, file, partizioni, dischi, periferiche, interfacce, sono trattati allo stesso modo. Una cartella si distingue da un file perché contiene al suo interno due elementi: «punto» e «punto punto».

.

collegamento ricorsivo a se stessa

..

collegamento alla cartella sovrastante

Comandi principali

man

Anteposto ad un comando ne mostra la guida


Gestione di file e cartelle

cd ..

Permette di tornare alla cartella di livello superiore

ls

Mostra la lista di elementi contenuti in una directory.

ls -a

Mostra la lista di tutti gli elementi di una directory inclusi quelli nascosti.

ls -l

Mostra gli elementi contenuti in una directory sotto forma di lista, descrivendone il tipo (file, cartella o link), i diritti, il proprietario, il gruppo e la data di modifica.

ls -h

Mostra la lista di tutti gli elementi di una directory indicando la dimensione dei file in modo “human readable”, ovvero espressa in Kbyte o Mbyte anziché in byte.

mkdir nome_cartella

Crea una directory

ls -alh

Combina i tre comandi precedenti.

cp file_o_directory destinazione

Copia file o cartelle. Con l'opzione -R (ricorsività) il comando cp copia anche i file nelle sottocartelle, fino al livello più basso.

mv file_o_directory destinazione

Permette di spostare e rinominare i file. Come per il comando cp, l'opzione -R, ne applica una ricorsività.

rm file → cancella il file.
rm -r cartella

Applica il comando cancella ricorsivamente all'interno delle sottocartelle cancellandone il contenuto.

rm -f 

Cancella forzatamente il file ma solo se si hanno i permessi giusti sul file in questione. Non chiede la conferma prima di eliminare!

rm -rf cartella

Cancella una cartella e tutto il suo contenuto senza chiedere conferma per ogni file.

ln -s file destinazione

Crea un link statico al file specificato.

w

indica gli utenti che in quel momento stanno lavorando sulla macchina, il tipo di console TTY (tele type terminal) da cui si connettono, l'ora di login e la macchina da cui hanno effettuato la connessione.

pwd

Print Working Directory mostra il percorso (path) della cartella in cui ci troviamo.


Spengimento e Riavvio

systemctl poweroff = Spenge il PC

reboot = Riavvia il PC


Sistema e kernel

du -h = quantità di spazio usata nella directory e sottodirectory in kb e mb.

top = mostra la percentuale di CPU utilizzata dai vari processi.

ps aux = Visualizza i programmi e demoni in corso con i relativi pid

df -h = mostra le partizioni montate

free -m = mostra la memoria ram e swap occupata, libera e totale

uname -a = indica la versione del kernel

lsmod = visualizza i moduli (driver) caricati nel kernel


Altro

history 

Visualizza l'elenco degli ultimi comandi eseguiti

cat nomefile

Mostra il contenuto di un file

less nomefile

Simile a cat, ma permette di scorrere il file avanti ed in dietro. Utile per file lunghi.


Il carattere JOLLY *

  • = significa tutto

Introdotto a fianco di una parola, fa riferimento alla parola e quelle che hanno caratteri aggiunti

es. pippo* = pippo pippo1 pippociao pippopluto pippo..............

Gestione dell'output

| → ingabbia l'output del comando che lo precede e lo da in input al comando successivo.

→ esegue il comando che lo prece e poi passa automaticamente al successivo indipendentemente dall'esito del comando eseguito in precedenza.

& → esegue il comando che lo precede e poi passa al successivo solo se il precedente è andato a buon fine.

> → reindirizza l'output a video del comando che lo precede in un altro file, sovrascrivendo quello che c'era prima nel file destinazione. Può essere usato per la copia.

>> → è analogo al comando > ma accoda l'input alla fine del file destinazione senza cancellarne il contenuto preesistente.


Struttura del filesystem

/bin: contiene i programmi che sono essenziali all'avviamento e all'uso della macchina. Es. bash, mv, cp...

/boot: contiene i file di configurazione del bootloader, necessari all'avviamento della macchina. Es. I file di configurazione del Grub.

/dev: tutti i file contenuti in questa directory sono dispositivi che fanno parte del sistema o che vengono emulati. Es. I dischi hda e sda

/etc: contiene principalmente i file di configurazione dei programmi e del sistema di base.

/home: non è strettamente necessaria. Contiene le directory personali dei singoli utenti.

/lib: contiene le libreria che sono usate dai programmi che stanno in /bin e /sbin, nonchè i moduli del kernel.

/media: esiste da poco, da quando sono entrati in uso i demoni “udev” e “hal” che montano automaticamente le periferiche nella cartella media a caldo quando vengono inserite. Es. Pennine e device usb

/mnt: cartella dove vengono montati manualmente i device e le partizioni che solitamente sono statici e non vengono rimossi. Per montare un device automaticamente nella /mnt all'avvio è necessario editare il file /etc/fstab, altrimenti è necessario montare manualmente il device ogni volta con il comando muount.

/opt: di solito contiene i programmi che non interagiscono con altri programmi installati.

/proc: è un file system virtuale. All'interno ci sono file che danno informazioni sul sistema (per esempio il tipo di CPU).

/root: è la home dell'utente root.

/sbin: contiene eseguibili e file che può usare solo l'utente root.

/srv: è la cartella che contiene i server standard.

/tmp: contiene i file temporanei che ad ogni riavvio vengono cancellati.

/usr: è speculare alla directory /root poiché contiene le stesse directory, con la differenze che in passato non stava sul mainframe ma sulla macchina locale.

/usr/src: contiene i sorgenti del kernel o dei programmi compilati dall'utente.

/usr/X11R6: contiene i file del server grafico.

/usr/local: speculare alla /usr, contiene l'installazione di programmi.

/var: ha contenuti dinamici, ovvero file che sono soggetti a modifiche dal sistema.

/var/tmp: contiene principalmente file temporanei che non vengono cancellati al riavvio.

/share: principalmente usata per condividere dati tra più utenti o in rete.

/swap: serve al S.O. per swappare ma al giorno d'oggi, con le grandi quantità di ram che vengono installate a bordo dei client, è quasi praticamente inutile.


/etc/fstab

È il file in cui sono specificati i device che vengono montati all'avvio.

Es.: montaggio di una partizione NTFS

/dev/sda1 /media/win ntfs-3g defaults,users,umask=000,locale=it_IT.UTF-8 0 0

In fstab non va messo il riferimento a /media ma solo a /mnt altrimenti si crea confusione con il S.O. che in /media è programmato per scriverci automaticamente al momento del rilevamento del dispositivo inserito.


apt

È il gestore dei pacchetti i cui file di configurazione stanno in /etc/apt. Il file che contiene i repository è sources.list ed ha la seguente sintassi:

deb cdrom [percorso] intrepid main restricted deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu intrepid main restricted


(Intrepid è il nome di una versione della distribuzione di Ubuntu)

Comandi:

apt-get update: aggiorna la lista dei pacchetti interrogando i repository.

apt-get upgrade: aggiorna i pacchetti presenti sulla macchina con nuove versioni se presenti nei repository e risolvendo le relative dipendenze.

apt-get install “nome_pacchetto”: installa il pacchetto con le relative dipendenze.

apt-cache search “stringa_da_cercare”: cerca il pacchetto che ha nel nome o nella descrizione la stringa che gli è stata specificata.

apt-get dist-upgrade: aggiorna il S.O. alla versione successiva, aggiornando automaticamente anche i sources dei repository.

Tramite apt è possibile installare anche una cache dei pacchetti, molto utile nel caso si abbiamo molti client su cui installare programmi e aggiornamenti, prendendo i file direttamente dalla cache del proxy locale anziché dalla rete internet.

tar

Programma che permette di creare archivi, un tempo usato per archiviare i file su nastro.

Opzioni:

-c → crea l'archivio. -f → archivia su file. -v → mostra la lista dei file che vengono aggiunti all'archivio dettagliatamente (verbose mode). -x → estrai l'archivio. -z → crea archivio compresso con gzip. -j → crea archivio compresso con bzip2.

Es: tar -czf “nome_file_da_creare” “file_da_comprimere.gz” (compressione di un file in formato gzip) tar -cjf “nome_file_da_creare” “file_da_comprimere.bz2” (compressione di un file in formato bzip2)

tar -xjf “file_compresso.bz2” (estrazione di un file in formato bzip2)

xorg.conf

Gestisce e rileva le periferiche video e di input quali monitor, vga, mouse e tastiera. Alcune distribuzioni hanno dei tools specifici per creare il file xorg.conf, ma è possibile farlo anche a mano. Il comando “X -configure” crea un file xorg.conf funzionante...in teoria! :-(


Permessi, gruppi, utenti

I gruppi si creano con il comando groupadd “nome_gruppo”. Sia quelli standard che quelli creati a posteriori compaiono nel file /etc/group.

alsa → per l'audio network → per la rete optical → per lettori e masterizzatori wheel → gruppo che ha permessi quasi da root users → gruppo dove ci stanno tutti gli utenti

Gli utenti si creano con il comando useradd “nome_utente”. La lista degli utenti compare nel file /etc/passwd.


Per cambiare i permessi ai file si usa il comando chmod.

Metodo delle lettere (UGO – User/Group/Others): Permesso di lettura → r Permesso di scrittura → w Permesso di esecuzione → x

chmod u+x “nome_file” → do i permessi di esecuzione al proprietario chmod u-x “nome_file” → tolgo i permessi di esecuzione al proprietario

Lo stesso vale per il gruppo e per gli others:

chmod g+w “nome_file” → do i permessi di scrittura al gruppo chmod o+w “nome_file” → do i permessi di scrittura a tutti gli altri chmod a-w “nome_file” → tolgo i diritti di scrittura a tutti

Sempre usando il comando chmod si possono dare i permessi ai file anche usando il metodo dei numeri:

1 → lettura 2 → scrittura 4 → esecuzione

I diritti si danno al proprietario, gruppo e others sommando i numeri corrispondenti ai diritti che vogliamo dargli.

Es.:

Se volessi dare i diritti di esecuzione, lettura e scrittura sia al proprietario, al gruppo e a tutti gli altri dovrei scrivere:

chmod 777 “nome_file”

Dove: -Il primo 7 è dato dalla somma di esecuzione+scrittura+lettura=4+2+1=7 ovvero i diritti che diamo al proprietario. -Il secondo 7 è dato dalla somma di esecuzione+scrittura+lettura=4+2+1=7 ovvero i diritti che diamo al gruppo. -Il terzo 7 è dato dalla somma di esecuzione+scrittura+lettura=4+2+1=7 ovvero i diritti che diamo agli altri. E cosi per tutte le possibili combinazioni.

Se voglio cambiare un gruppo ad un file uso il comando chgroup “nome_gruppo” “nome_file” (di cui voglio cambiare il gruppo). Per cambiare utente ad un file invece si usa il comando chown “nuovo_utente” “nome_file” (di cui voglio cambiare l'utente). Posso cambiare utente e gruppo con un comando solo sempre usando il chown: chown “utente:gruppo” “nome_file”

NB. Se si hanno i permessi di scrittura/lettura/esecuzione su una directory sarà possibile anche scrivere/leggere/eseguire i file che stanno al suo interno anche se non ho i permessi direttamente su quei file specifici.


Monitoraggio delle risorse

ps ax | less → fa vedere tutti i processi che ci sono attivi, ridirezionando l'output tramite il less a video come se fosse un file di testo. Nella lista ci sono tutti i processi con il relativo PID.

kill PID → uccide il processo relativo a quel PID.

killall “nome_programma” → uccide tutti i processi che hanno a che fare con quel programma (compresi i processi figli).

top → comando che ci permette di vedere i processi attivi in tempo reale con relativo utilizzo delle risorse, oltre alle risorse (RAM e CPU) in uso e libere sulla macchina.


Comandi a briglia sciolta