Differenze tra le versioni di "GNU Privacy Guard"

Da GolemWiki.
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m (Aggiunta alla categoria "Howto")
(miglioramenti e aggiornamenti qua e là)
(19 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate)
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comunicare in pace - minikit di sopravvivenza
+
= Introduzione =
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[http://it.wikipedia.org/wiki/GNU_Privacy_Guard GNU Privacy Guard (GnuPG o GPG)] è un programma libero pensato per fornire un'alternativa opensource al [http://it.wikipedia.org/wiki/Pretty_Good_Privacy Pretty Good Privacy (PGP)].
 +
Nel PGP sono usate sia la crittografia asimmetrica (a chiave pubblica) che quella simmetrica.
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La chiave pubblica del destinatario serve al mittente unicamente per cifrare la chiave comune per un algoritmo di crittografia simmetrica che sarà usata per cifrare il testo in chiaro del messaggio.
 +
Un destinatario decifra un messaggio protetto da GPG usando la chiave di sessione con l'algoritmo simmetrico. Tale chiave di sessione è inclusa nel messaggio in maniera criptata ed è decifrata usando la chiave privata del destinatario.
 +
L'utilizzo di due cifrature oltre che a velocizzare l'esecuzione del programma (la cifratura a chiave simmetrica è molto più veloce di quella asimmetrica) permette di poter cifrare uno stesso messaggio per più destinatari.
 +
 
 +
= Manuale =
  
 
Un veloce aiuto
 
Un veloce aiuto
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  gpg --help
 
  gpg --help
  
'''Generare una chiave'''
+
= Generare una chiave =
 
 
 
Da utente normale:
 
Da utente normale:
 
  gpg --gen-key
 
  gpg --gen-key
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  gpg --list-keys
 
  gpg --list-keys
  
Fare subito il '''certificato di revoca'''
+
== Certificato di revoca ==
  gpg --output revoca.asc --gen-revoke <ID>
+
Il certificato di revoca serve per invalidare la chiave nel caso in cui questa venga compromessa.
dove <ID> è dato dalle ultime 8 cifre dell'impronta (fingerprint) della chiave
+
Chiunque sia in possesso del certificato di revoca può revocare la chiave corrispondente, per cui è bene tenerlo in un posto sicuro.
 +
Poiché, nel momento in cui si ha bisogno del certificato di revoca, potremmo non essere più in grado di generarlo, conviene generarlo subito dopo la creazione della chiave, e prima di iniziare a utilizzarla pubblicamente.
 +
  gpg --output certificato-di-revoca.asc --gen-revoke ''ID''
 +
dove <code>ID</code> è dato dalle ultime 8 cifre dell'impronta (fingerprint) della chiave.
 +
 
 +
= Utilizzo pratico =
  
'''Scambiarsi le chiavi'''
+
== Criptare un documento ==
 +
gpg -o file1.ext.gpg -e -r UserID file1.ext
  
'''Inviare''' la chiave ad un keyserver
+
Esempio:
 +
gpg -o tesi.odt.gpg -e -r spookyh@gmail.com tesi.odt
  
 +
== Decriptare un documento ==
 +
gpg -o file1.ext -d file1.gpg
 +
 +
== Firmare un documento ==
 +
Il mittente può usare PGP per ''firmare'' un messaggio con l'algoritmo di firma RSA o Digital Signature Algorithm (DSA). Per fare ciò viene calcolato un hash (message digest) dal testo in chiaro e successivamente da questo hash è creata la [http://it.wikipedia.org/wiki/Firma_digitale firma digitale] usando la chiave privata del mittente.
 +
 +
gpg -o file1.ext.sig -s file1.ext
 +
 +
== Verificare un documento ==
 +
gpg --verify file1.sig
 +
 +
= Importare ed esportare chiavi (locali) =
 +
Importare una chiave (pubblica)
 +
gpg --import chiave.asc (o .txt)
 +
 +
Esportare la propria chiave pubblica
 +
gpg -a -o chiave_pubblica.asc --export
 +
 +
== Esportare la propria chiave privata ==
 +
{{Note
 +
|type=attention
 +
|text=La chiave privata può essere utilizzata per impersonare la vostra identità, perciò '''NON''' inviarla mai a '''nessuno''', ed esportarla solo per effettuarne backup, naturalmente da custodire in un luogo sicuro.
 +
}}
 +
gpg --armor --export-private-keys chiave-privata.asc
 +
 +
= Condividere le chiavi pubbliche =
 +
 +
Inviare la chiave ad un keyserver:
 
  gpg --keyserver keyserver.linux.it --send-key <ID>
 
  gpg --keyserver keyserver.linux.it --send-key <ID>
  
'''Importare''' una chiave da un keyserver
+
Importare una chiave da un keyserver:
 
  gpg --keyserver keyserver.linux.it --recv-keys <ID>
 
  gpg --keyserver keyserver.linux.it --recv-keys <ID>
  
la chiave viene cercata sul keyserver e importata in /home/utente/.gnupg/pubring.gpg
+
Se ci fidiamo del proprietario e vogliamo mostrare pubblicamente la nostra fiducia, possiamo firmare la chiave appena importata e esportare la firma su un keyserver (vedere sezioni successive).
  
in /home/utente/.gnupg/secring.gpg sono archiviate le chiavi segrete
+
== Keyserver ==
 +
Quando si carica una chiave su un keyserver, poi questo la condivide con gli altri keyserver che fanno parte dello stesso circuito.
 +
Non esiste un'entità centralizzata o un circuito di riferimento, per scelta, e, a volte, questo può generare confusione nell'utilizzatore.
  
Esempi di keyserver:
+
Tra i keyserver più noti:
 +
* keys.gnupg.net
 +
* pgp.surfnet.nl
 +
* pgp.circl.lu
 
* sks.keyserver.penguin.de
 
* sks.keyserver.penguin.de
 
* keyserver.kjsl.com
 
* keyserver.kjsl.com
* keyserver .linux.it
+
* keyserver.linux.it
 
+
* pgp.mit.edu
Editare una chiave
 
  
 +
= Editare una chiave =
 
Per fare operazioni e modifiche dobbiamo "editare" le chiavi:
 
Per fare operazioni e modifiche dobbiamo "editare" le chiavi:
 
  gpg --edit-key <ID>
 
  gpg --edit-key <ID>
Riga 47: Riga 93:
 
e rispondere alle domande
 
e rispondere alle domande
  
si possono fare molte altre cose, ad esempio:
+
{{Note
 +
|type=warning
 +
|text=Prima di uscire dall'editor, ricordarsi di '''salvare''', altrimenti le modifiche vanno perdute
 +
}}
 +
 
 +
Si possono fare molte altre cose, ad esempio:
 
cambiare i valori di fiducia  
 
cambiare i valori di fiducia  
 
  > trust
 
  > trust
Riga 58: Riga 109:
 
firmare localmente in modo non esportabile
 
firmare localmente in modo non esportabile
 
  > lsign
 
  > lsign
quindi ricordarsi di salvare
+
quindi '''ricordarsi di salvare'''
 
  > save
 
  > save
 
oppure
 
oppure
Riga 65: Riga 116:
 
Tutte le modifiche da rendere pubbliche vanno inviate ad un keyserver.
 
Tutte le modifiche da rendere pubbliche vanno inviate ad un keyserver.
  
'''Revocare''' una chiave avendo già il certificato di revoca:
+
= Revocare una chiave =
gpg --import revoca.asc
 
gpg --keyserver keyserver.linux.it --send-key <ID>
 
 
 
'''Rete di fiducia''' - web of trust
 
Una chiave importata può essere firmata con un certo grado di fiducia  con firma esportabile. Possiamo rispedirla al proprietario,  se lui la importa nel suo portachiavi avrà la propria chiave firmata da noi. Ognuno può quindi aggiungere alla propria chiave le firme dei conoscenti, che hanno firme di altri....
 
  
Vediamo come firmarsi le chiavi, esportarle, importarle
+
Avendo già il certificato di revoca:
 +
gpg --import certificato-di-revoca.asc
 +
gpg --keyserver keyserver.linux.it --send-key ''ID''
  
diamo un'occhiata al nostro database
+
= Gestione delle chiavi =
 +
Controllare il database delle chiavi: questo comando mostra tutte le chiavi che abbiamo con molte informazioni.
 
  gpg --list-keys --with-colons
 
  gpg --list-keys --with-colons
fornisce tutte le chiavi che abbiamo con molte informazioni
 
  
 +
Fornisce tutti i valori di fiducia assegnati alle varie chiavi. (Informazioni private)
 
  gpg --list-ownertrust
 
  gpg --list-ownertrust
fornisce tutti i valori di fiducia assegnati alle varie chiavi. (Informazioni private)
 
  
Controllo firme:
+
== Controllo firme ==
 
  gpg --check-sigs
 
  gpg --check-sigs
 
  gpg --list-sigs
 
  gpg --list-sigs
  
Importare ed esportare
+
== Esportare le chiavi altrui ==
Abbiamo la nostra chiave, importato e firmato la chiave di <ID>.  
+
Abbiamo importato e firmato la chiave di <ID>.  
  
 
Rimandiamola al proprietario:
 
Rimandiamola al proprietario:
  gpg --armor -export -o firma1 <ID>
+
  gpg --armor -export -o firma.sig <ID>
  
crea un file di nome firma1 nella directory corrente che contiene la chiave firmata. Spedire al proprietario firma1.
+
Questo comando crea un file di nome ''firma.sig'' nella directory corrente, che contiene la chiave firmata.
 +
Spedire al proprietario ''firma.sig''.
  
 
Chi riceve la propria chiave firmata da altri può decidere inserirla nel proprio portachiavi, con
 
Chi riceve la propria chiave firmata da altri può decidere inserirla nel proprio portachiavi, con
  gpg --import firma1
+
  gpg --import firma.sig
si aggiungono al portachiavi le nuove firme ma anche i nuovi ID che il mittente ha sulla sua chiave, col rispettivo valore di fiducia. Bisogna fare molta attenzione a firmare le chiavi degli altri.
+
si aggiungono al portachiavi le nuove firme ma anche i nuovi ID che il mittente ha sulla sua chiave, col rispettivo valore di fiducia.
 +
 
 +
Firmare le chiavi degli altri implica dar loro fiducia, e, spesso, anche aver verificato la loro identità in maniera sicura.
 +
Se non ci fidiamo, non firmiamo.
 +
Se si firmano a caso tutte le chiavi che capitano a tiro, si perde la reputazione che si ha presso gli altri partecipanti della rete.
  
Facciamolo sapere
 
 
Se vogliamo fare un uso pubblico di questa fiducia reciproca possiamo mandare la nostra  chiave, contenente la nuova firma, al keyserver:
 
Se vogliamo fare un uso pubblico di questa fiducia reciproca possiamo mandare la nostra  chiave, contenente la nuova firma, al keyserver:
 
  gpg --keyserver keyserver.kjsl.com --send-key <ID mia chiave>
 
  gpg --keyserver keyserver.kjsl.com --send-key <ID mia chiave>
  
Rete di fiducia
+
Periodicamente occorre aggiornare il proprio portachiavi digitale, così da venire a conoscenza delle modifiche sulle chiavi degli altri.
Una chiave non è valida solo se è firmata di persona, ma anche se:
+
gpg --keyserver pgp.mit.edu --refresh-keys
* è firmata da un numero sufficiente di chiavi valide, cioè da almeno una chiave di cui ci si fida pienamente o da tre chiavi con fiducia marginale
 
* il percorso delle chiavi per risalire alla chiave in questione è al massimo di cinque passi.
 
  
Gestire la rete di fiducia
+
= Rete di fiducia =
gpg.conf  ha due opzioni:
+
Una chiave non è valida solo se è firmata di persona, ma se:
--completes-needed n    numero di utilizzatori con fiducia piena che presentano un nuovo utente (default 1)
 
--marginals-needed n    numero di utilizzatori con fiducia parziale che presentano un nuovo utente (default 3)
 
 
 
Questioni pratiche
 
 
 
Come usare la firma nella posta:
 
 
 
scrivere il testo del messaggio (txt)
 
gpg --clearsign titolo
 
diventa titolo.asc
 
 
 
inviare titolo.asc in allegato
 
 
 
verificare un messaggio firmato
 
gpg --verify titolo.asc
 
 
 
'''Visuale'''
 
 
 
Esistono vari programmi a interfaccia grafica per kde:
 
'''gpa''' - gnu private assistant, '''kgpg''',...
 
 
 
(Da qua in poi c'è da aggiustare l'html delle formule)
 
  
 +
* è firmata da un numero sufficiente di chiavi valide, cioè da almeno una chiave di cui ci si fida pienamente o da tre chiavi con fiducia marginale
 +
* il percorso delle chiavi per risalire alla chiave in questione è di pochi passi (generalmente, al massimo 5)
  
Approfondimenti
+
Questi parametri sono configurabili, e possono essere resi più o meno stringenti, a seconda dell'uso che intendiamo fare della rete di fiducia GPG.
  
Viene generata una chiave DSA -digital signature standard- firma con funzioni di hash e algoritmo a chiave pubblica per cifrare il valore di hash.  
+
Gestire la rete di fiducia gpg.conf ha due opzioni:
(Message Digest 5, Secure Hash Algorithm-1; non invertibili- resistenti alle collisioni)
 
  
Questa chiave raccoglie anche le firme delle altre persone che hanno confermato la nostra identità.
+
--completes-needed n
 +
numero di utilizzatori con fiducia piena che presentano un nuovo utente (default 1)
  
Viene anche generata una sottochiave ElGamal per cifrare documenti.
+
--marginals-needed n
 +
numero di utilizzatori con fiducia parziale che presentano un nuovo utente (default 3)
  
Diffie-Hellman (tanto per incuriosire un po')
+
A seconda dell'importanza del messaggio, ognuno può consapevolmente valutare quanta fiducia dare alle chiavi.
<br>
 
</big>A e B possono scambiarsi un segreto in rete: A sceglie&nbsp; p
 
primo, un g&lt;p, pubblica p e g. A sceglie a segreto e calcola&nbsp;&nbsp; g<sup>a</sup>
 
mod p , lo dice a B. B sceglie b segreto e calcola&nbsp; g<sup>b</sup>
 
  
mod p , lo dice a A. A calcola (g<sup>b</sup>)<sup>a</sup> mod p, B
+
= GUI =
calcola (g<sup>a</sup>)<sup>b</sup> mod p, che forniscono lo stesso
+
Esistono vari programmi a interfaccia grafica:
valore, ed &egrave; il loro segreto.&nbsp;&nbsp; <br>
+
* ''Seahorse'', per gestire le chiavi e i certificati, comprese quelle ssh, per un ambiente GTK
Es p=23 g=5&nbsp;&nbsp; A sceglie 7&nbsp; 5<sup>7</sup>mod 23
+
* ''KGPG'', per gestire le chiavi e i certificati, comprese quelle ssh, per un ambiente QT
(=17);&nbsp; B sceglie 5&nbsp;&nbsp;&nbsp; 5<sup>5</sup> mod 23 (=20) .
+
* ''Enigmail'', estensione per Mozilla Thunderbird per cifrare email e allegati (deprecata: adesso Thunderbird integra GPG)
A calcola 20<sup>7</sup>mod 23 (=21),&nbsp; B 17<sup>5</sup> mod 23
+
* ''Pinentry'' (anche da riga di comando) si ricorda la password della chiave per il tempo impostato (default 5 minuti)
(=21).&nbsp; Il segreto scambiato &egrave; 21.<br>
 
  
</span>
+
= Rete di fiducia =
<big style="font-family: serif;"><br>Crittografia a chiave pubblica <small>(e questo &egrave; anche peggio, e puramente indicativo)</small><br>
+
Web of trust: una chiave importata può essere firmata con un certo grado di fiducia. Possiamo rispedirla al proprietario o caricare la firma su un keyserver, e se lui la importa nel suo portachiavi, avrà la propria chiave firmata da noi.
</big><span style="font-family: serif;">1978 - R.S.A. dal teorema di Eulero-Fermat:</span><br style="font-family: serif;">
+
Ognuno può quindi aggiungere le firme dei conoscenti alla propria chiave, che a loro volta hanno firme di altri.
<span style="font-family: serif;">&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;
+
In questo modo è possibile creare la propria rete di fiducia, scegliendo un livello accettabile di indirezione.
a <sup>k &#966; (m)+1</sup> = a (modm)&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;
 
  
dove &#966; (m)
+
== GPG Keysigning Party ==
 +
Ogni tanto vengono organizzati degli incontri per consentire ai possessori di chiavi GPG di ampliare la loro rete di fiducia.
  
&egrave; la funzione di Eulero di m</span><br style="font-family: serif;">
+
Cosa si deve fare per un ''keysigning party'':
<span style="font-family: serif;">se due numeri s e t sono tali
+
* '''generare la propria coppia di chiavi''' e il corrispondente certificato di revoca, se non si è già fatto;
che&nbsp; st&nbsp; = k&#966;(m)+1 allora uno
+
* '''inviare''' la propria chiave ad un keyserver, almeno qualche giorno prima del party;
&egrave; la chiave privata e uno &egrave; la chiave pubblica. Il
+
* preparare dei '''biglietti''' con scritto il proprio nome e cognome, indirizzo email, ID e impronta (fingerprint) della vostra chiave;
sistema funziona scegliendo opportunamente m (prodotto di due primi
+
* recarsi al party portando con sé i biglietti e uno o più '''documenti di identità''';
'grandi'). La chiave pubblica &egrave; (s, m),&nbsp; quella privata (t,
+
* scambiarsi le chiavi '''verificando l'identità''' di chi dichiara di esserne il legittimo proprietario;
m).</span><br style="font-family: serif;">
+
* tornati a casa, scaricare le chiavi da un keyserver utilizzando l'ID; poi '''controllare l'impronta''' (fingerprint) e infine firmare la chiave col grado di fiducia desiderato e rispedirla al server.
  
<span style="font-family: serif;">Viene usato un sistema di
+
= Risorse =
crittografia misto (messaggio cifrato con
+
* [https://build.golem.linux.it/gpg-keysigning-party/gpg-keysigning-party.pdf] prontuario veloce (PDF) per un keysigning party
cifrature simmetriche la cui chiave usata &egrave; inviata col
+
* [https://www.gnupg.org/howtos/it/keysigning_party.html#prep] approfondimenti, dalla documentazione ufficiale
messaggio e cifrata a chiave pubblica).</span><br style="font-family: serif;">
+
* [https://cirw.in/gpg-decoder/] GPG online decoder, utile per ispezionare chiavi pubbliche al volo
  
 
[[Category: Howto]]
 
[[Category: Howto]]

Versione delle 08:22, 16 mag 2021

Introduzione

GNU Privacy Guard (GnuPG o GPG) è un programma libero pensato per fornire un'alternativa opensource al Pretty Good Privacy (PGP). Nel PGP sono usate sia la crittografia asimmetrica (a chiave pubblica) che quella simmetrica. La chiave pubblica del destinatario serve al mittente unicamente per cifrare la chiave comune per un algoritmo di crittografia simmetrica che sarà usata per cifrare il testo in chiaro del messaggio. Un destinatario decifra un messaggio protetto da GPG usando la chiave di sessione con l'algoritmo simmetrico. Tale chiave di sessione è inclusa nel messaggio in maniera criptata ed è decifrata usando la chiave privata del destinatario. L'utilizzo di due cifrature oltre che a velocizzare l'esecuzione del programma (la cifratura a chiave simmetrica è molto più veloce di quella asimmetrica) permette di poter cifrare uno stesso messaggio per più destinatari.

Manuale

Un veloce aiuto

man gpg

Un rapido promemoria delle opzioni più comuni

gpg --help

Generare una chiave

Da utente normale:

gpg --gen-key

e rispondere alle domande che fa il programma.

Controllare che sia stata davvero creata

gpg --list-keys

Certificato di revoca

Il certificato di revoca serve per invalidare la chiave nel caso in cui questa venga compromessa. Chiunque sia in possesso del certificato di revoca può revocare la chiave corrispondente, per cui è bene tenerlo in un posto sicuro. Poiché, nel momento in cui si ha bisogno del certificato di revoca, potremmo non essere più in grado di generarlo, conviene generarlo subito dopo la creazione della chiave, e prima di iniziare a utilizzarla pubblicamente.

gpg --output certificato-di-revoca.asc --gen-revoke ID

dove ID è dato dalle ultime 8 cifre dell'impronta (fingerprint) della chiave.

Utilizzo pratico

Criptare un documento

gpg -o file1.ext.gpg -e -r UserID file1.ext

Esempio:

gpg -o tesi.odt.gpg -e -r spookyh@gmail.com tesi.odt

Decriptare un documento

gpg -o file1.ext -d file1.gpg

Firmare un documento

Il mittente può usare PGP per firmare un messaggio con l'algoritmo di firma RSA o Digital Signature Algorithm (DSA). Per fare ciò viene calcolato un hash (message digest) dal testo in chiaro e successivamente da questo hash è creata la firma digitale usando la chiave privata del mittente.

gpg -o file1.ext.sig -s file1.ext

Verificare un documento

gpg --verify file1.sig

Importare ed esportare chiavi (locali)

Importare una chiave (pubblica)

gpg --import chiave.asc (o .txt)

Esportare la propria chiave pubblica

gpg -a -o chiave_pubblica.asc --export

Esportare la propria chiave privata

Golem-template-note-attention.png La chiave privata può essere utilizzata per impersonare la vostra identità, perciò NON inviarla mai a nessuno, ed esportarla solo per effettuarne backup, naturalmente da custodire in un luogo sicuro.


gpg --armor --export-private-keys chiave-privata.asc

Condividere le chiavi pubbliche

Inviare la chiave ad un keyserver:

gpg --keyserver keyserver.linux.it --send-key <ID>

Importare una chiave da un keyserver:

gpg --keyserver keyserver.linux.it --recv-keys <ID>

Se ci fidiamo del proprietario e vogliamo mostrare pubblicamente la nostra fiducia, possiamo firmare la chiave appena importata e esportare la firma su un keyserver (vedere sezioni successive).

Keyserver

Quando si carica una chiave su un keyserver, poi questo la condivide con gli altri keyserver che fanno parte dello stesso circuito. Non esiste un'entità centralizzata o un circuito di riferimento, per scelta, e, a volte, questo può generare confusione nell'utilizzatore.

Tra i keyserver più noti:

  • keys.gnupg.net
  • pgp.surfnet.nl
  • pgp.circl.lu
  • sks.keyserver.penguin.de
  • keyserver.kjsl.com
  • keyserver.linux.it
  • pgp.mit.edu

Editare una chiave

Per fare operazioni e modifiche dobbiamo "editare" le chiavi:

gpg --edit-key <ID>

per convalidarne il nostro uso dobbiamo firmarle

> sign

e rispondere alle domande

Golem-template-note-warning.png Prima di uscire dall'editor, ricordarsi di salvare, altrimenti le modifiche vanno perdute


Si possono fare molte altre cose, ad esempio: cambiare i valori di fiducia

> trust

vedere la fingerprint

> fpr

cambiare la data di scadenza

> expire

cambiare la password

> passwd

firmare localmente in modo non esportabile

> lsign

quindi ricordarsi di salvare

> save

oppure

> quit

Tutte le modifiche da rendere pubbliche vanno inviate ad un keyserver.

Revocare una chiave

Avendo già il certificato di revoca:

gpg --import certificato-di-revoca.asc
gpg --keyserver keyserver.linux.it --send-key ID

Gestione delle chiavi

Controllare il database delle chiavi: questo comando mostra tutte le chiavi che abbiamo con molte informazioni.

gpg --list-keys --with-colons

Fornisce tutti i valori di fiducia assegnati alle varie chiavi. (Informazioni private)

gpg --list-ownertrust

Controllo firme

gpg --check-sigs
gpg --list-sigs

Esportare le chiavi altrui

Abbiamo importato e firmato la chiave di <ID>.

Rimandiamola al proprietario:

gpg --armor -export -o firma.sig <ID>

Questo comando crea un file di nome firma.sig nella directory corrente, che contiene la chiave firmata. Spedire al proprietario firma.sig.

Chi riceve la propria chiave firmata da altri può decidere inserirla nel proprio portachiavi, con

gpg --import firma.sig

si aggiungono al portachiavi le nuove firme ma anche i nuovi ID che il mittente ha sulla sua chiave, col rispettivo valore di fiducia.

Firmare le chiavi degli altri implica dar loro fiducia, e, spesso, anche aver verificato la loro identità in maniera sicura. Se non ci fidiamo, non firmiamo. Se si firmano a caso tutte le chiavi che capitano a tiro, si perde la reputazione che si ha presso gli altri partecipanti della rete.

Se vogliamo fare un uso pubblico di questa fiducia reciproca possiamo mandare la nostra chiave, contenente la nuova firma, al keyserver:

gpg --keyserver keyserver.kjsl.com --send-key <ID mia chiave>

Periodicamente occorre aggiornare il proprio portachiavi digitale, così da venire a conoscenza delle modifiche sulle chiavi degli altri.

gpg --keyserver pgp.mit.edu --refresh-keys

Rete di fiducia

Una chiave non è valida solo se è firmata di persona, ma se:

  • è firmata da un numero sufficiente di chiavi valide, cioè da almeno una chiave di cui ci si fida pienamente o da tre chiavi con fiducia marginale
  • il percorso delle chiavi per risalire alla chiave in questione è di pochi passi (generalmente, al massimo 5)

Questi parametri sono configurabili, e possono essere resi più o meno stringenti, a seconda dell'uso che intendiamo fare della rete di fiducia GPG.

Gestire la rete di fiducia gpg.conf ha due opzioni:

--completes-needed n

numero di utilizzatori con fiducia piena che presentano un nuovo utente (default 1)

--marginals-needed n

numero di utilizzatori con fiducia parziale che presentano un nuovo utente (default 3)

A seconda dell'importanza del messaggio, ognuno può consapevolmente valutare quanta fiducia dare alle chiavi.

GUI

Esistono vari programmi a interfaccia grafica:

  • Seahorse, per gestire le chiavi e i certificati, comprese quelle ssh, per un ambiente GTK
  • KGPG, per gestire le chiavi e i certificati, comprese quelle ssh, per un ambiente QT
  • Enigmail, estensione per Mozilla Thunderbird per cifrare email e allegati (deprecata: adesso Thunderbird integra GPG)
  • Pinentry (anche da riga di comando) si ricorda la password della chiave per il tempo impostato (default 5 minuti)

Rete di fiducia

Web of trust: una chiave importata può essere firmata con un certo grado di fiducia. Possiamo rispedirla al proprietario o caricare la firma su un keyserver, e se lui la importa nel suo portachiavi, avrà la propria chiave firmata da noi. Ognuno può quindi aggiungere le firme dei conoscenti alla propria chiave, che a loro volta hanno firme di altri. In questo modo è possibile creare la propria rete di fiducia, scegliendo un livello accettabile di indirezione.

GPG Keysigning Party

Ogni tanto vengono organizzati degli incontri per consentire ai possessori di chiavi GPG di ampliare la loro rete di fiducia.

Cosa si deve fare per un keysigning party:

  • generare la propria coppia di chiavi e il corrispondente certificato di revoca, se non si è già fatto;
  • inviare la propria chiave ad un keyserver, almeno qualche giorno prima del party;
  • preparare dei biglietti con scritto il proprio nome e cognome, indirizzo email, ID e impronta (fingerprint) della vostra chiave;
  • recarsi al party portando con sé i biglietti e uno o più documenti di identità;
  • scambiarsi le chiavi verificando l'identità di chi dichiara di esserne il legittimo proprietario;
  • tornati a casa, scaricare le chiavi da un keyserver utilizzando l'ID; poi controllare l'impronta (fingerprint) e infine firmare la chiave col grado di fiducia desiderato e rispedirla al server.

Risorse

  • [1] prontuario veloce (PDF) per un keysigning party
  • [2] approfondimenti, dalla documentazione ufficiale
  • [3] GPG online decoder, utile per ispezionare chiavi pubbliche al volo