Differenze tra le versioni di "Amicidelguatemala"
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+ | Questo invece l'interno. nello specifico si vede che 2 degli alimentatori sono stati sostituiti perché fulminati.( Si vedono ancora le bruciature sul case). Si vedono anche le entrate per microfono e cavo di rete che non hanno accesso sull'esterno. Si deve aprire il case per raggiungere la scheda madre. | ||
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− | A prima vista il bios non | + | A prima vista il bios non lasciava passare. La macchina si accendeva dava una schermata nera e si fermava li. Macchine troppo nuove per noi. Infatti computer con processore Intel 3400 dual core e 1 GB di ram fino ad oggi non ce li avevano mai dati. Inoltre erano dotate di schede di rete a fibra ottica e schede video molto buone. Ma la particolarità che il tutto era stato chiuso in un pesantissimo case di pesante metallo e acciaio inox, con forti saldature sul telaio.L'alimentatore era tutto cablato con morsettiere. Schede riportavano le classiche uscite del mouse, tastiera, video , seriale parallela sull'esterno con uscite probabilmente proprietarie. |
− | Non c'è voluto molto al capofficina, una volta scoperto il modello della scheda madre a capire come si resettava il bios. Una volta resettato siamo riusciti ad avviare i computer. Naturalmente le schede di rete a fibra ottica sono state tolte perché inutili nel contesto a cui erano destinate. Tramite un foro sul case si riesce ad accedere alla scheda di rete integrata che si trova all'interno del case. Meglio di niente si va avanti così. Sono state tolte pure le slitte che contenevano i cassetti porta HD ( che per motivi di sicurezza non ci avevano dato). | + | [[Immagine:Adattatori.jpg|150px]] |
+ | Non c'è voluto molto al capofficina, una volta scoperto il modello della scheda madre a capire come si resettava il bios. [[Immagine:Schedamadre.jpg|150px]] Una volta resettato siamo riusciti ad avviare i computer. Naturalmente le schede di rete a fibra ottica sono state tolte perché inutili nel contesto a cui erano destinate. Tramite un foro sul case si riesce ad accedere alla scheda di rete integrata che si trova all'interno del case. Meglio di niente si va avanti così. Sono state tolte pure le slitte che contenevano i cassetti porta HD ( che per motivi di sicurezza non ci avevano dato). | ||
Gli HD originari erano tutti sata, ma noi ci dobbiamo accontentare di sostituirli con dei modesti IDE. | Gli HD originari erano tutti sata, ma noi ci dobbiamo accontentare di sostituirli con dei modesti IDE. | ||
I computer hanno tutti masterizzatore di dvd e parecchie ventole di raffreddamento. | I computer hanno tutti masterizzatore di dvd e parecchie ventole di raffreddamento. | ||
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Versione attuale delle 19:16, 26 set 2012
Quando ci hanno portato questi computer da risistemare abbiamo visto subito che non erano le solite macchine scassate buttate via. Erano molto particolari dal punto di vista hardware e sicuramente con non più di 2 tre anni alle spalle.
Così si presentava il frontale chiuso e con lo sportellino aperto.
Questo invece l'interno. nello specifico si vede che 2 degli alimentatori sono stati sostituiti perché fulminati.( Si vedono ancora le bruciature sul case). Si vedono anche le entrate per microfono e cavo di rete che non hanno accesso sull'esterno. Si deve aprire il case per raggiungere la scheda madre.
A prima vista il bios non lasciava passare. La macchina si accendeva dava una schermata nera e si fermava li. Macchine troppo nuove per noi. Infatti computer con processore Intel 3400 dual core e 1 GB di ram fino ad oggi non ce li avevano mai dati. Inoltre erano dotate di schede di rete a fibra ottica e schede video molto buone. Ma la particolarità che il tutto era stato chiuso in un pesantissimo case di pesante metallo e acciaio inox, con forti saldature sul telaio.L'alimentatore era tutto cablato con morsettiere. Schede riportavano le classiche uscite del mouse, tastiera, video , seriale parallela sull'esterno con uscite probabilmente proprietarie. Non c'è voluto molto al capofficina, una volta scoperto il modello della scheda madre a capire come si resettava il bios. Una volta resettato siamo riusciti ad avviare i computer. Naturalmente le schede di rete a fibra ottica sono state tolte perché inutili nel contesto a cui erano destinate. Tramite un foro sul case si riesce ad accedere alla scheda di rete integrata che si trova all'interno del case. Meglio di niente si va avanti così. Sono state tolte pure le slitte che contenevano i cassetti porta HD ( che per motivi di sicurezza non ci avevano dato). Gli HD originari erano tutti sata, ma noi ci dobbiamo accontentare di sostituirli con dei modesti IDE. I computer hanno tutti masterizzatore di dvd e parecchie ventole di raffreddamento. sopra ci è stata installata una UBUNTU 9.04 con tutto quello che poteva essere utile per una scuola non dotata di ADSL ( quindi senza la possibilità di aggiungere nuovi programmi): La lingua è lo spagnolo , ma sono stati scaricati anche i pacchetti inglese ed italiano. Una nota dolente sono le tastiere che sono usa ( NON MODIFICABILI DATO L'ATTACCO PROPRIETARIO) Poichè non sarà possibile fare l'aggiornamento il loco ci sono tutti i codec e menate varie ( almeno spero)
sudo apt-get install ubuntu-restricted-extras
Ad agosto 2010le macchine erano pronte per la spedizione. Queste sono le foto degli otto computer pronti per la spedizione con relativi monitor, tastiere ecc.